DESCRIZIONE | |
“Chi non ha saputo vedere diventa cieco, chi non ha capito perde la mente… chi ha tradito sprofonda nel tradimento, chi è puro viene trucidato.” “Lear avviene adesso, nei nostri giorni, in un mondo fluttuante, dove l’economia e la finanza ci spingono da una crisi all’altra. Portandoci con loro (…). È la storia del potere della successione, di padri e figlie, figli e padri (…). Lear vuole ritrovare la giovinezza perduta, abbandonare le cure del regno, il peso delle responsabilità, poter vagare con i suoi cavalieri da un palazzo all’altro, fare bagordi e occuparsi solo del proprio piacere; per combattere la solitudine e l’approssimarsi della fine si porta dietro un seguito colorato e chiassoso, di dubbia moralità (…). Questo seguito è rappresentato dal pubblico che fin dall’inizio è chiamato in causa (…). Nel corso dello spettacolo il paesaggio si deforma, dalla favola si passa all’incubo, un viaggio verso le tenebre (…)”. Così Giorgio Barberio Corsetti descrive il suo spettacolo, diviso in tre parti come il regno di Lear: il dramma delle due famiglie, Lear e Gloucester, fatto di interni in cui il pubblico avrà un ruolo attivo; la tempesta, la natura che si confonde con la mente, dove la scena perde i contorni della realtà; la guerra che arriva come una battaglia di soldatini, in cui un re dovrebbe essere salvato dalla figlia che ha cacciato, ma perde lasciando al potere la necessità di ricostituirsi intorno ad un nuovo personaggio. |
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di | William Shakespeare |
Traduzione di | Cesare Garboli |
Drammaturgia | Nicoletta Robello Bracciforti |
Cast | Ennio Fantastichini |
e con la partecipazione di | Michele Di Mauro Roberto Rustioni Francesco Villano Francesca Ciocchetti Sara Putignano Alice Giroldini Mariano Pirrello Pierluigi Corallo Gabriele Portoghese Andrea Di Casa Antonio Bannò Zoe Zolferino |
Scene | Francesco Esposito |
Costumi | Francesco Esposito |
Musiche | Luca Nostro |
Luci | Gianluca Cappelletti |
Ideazione e realizzazione video | Igor Renzetti Lorenzo Bruno |
Adattamento e Regia | Giorgio Barberio Corsetti |
Produzione | Teatro di Roma Teatro Nazionale e Teatro Stabile Biondo di Palermo |
in allestimento