Lorenzo Simoni – sax alto
Vittorio Solimene – pianoforte
Alessandro Bintzios – contrabbasso
Michele Santoleri – batteria
Classe 1998, di origini napoletane ma romano d’adozione, Vittorio Solimene firma i brani originali di questo concerto, che prende il nome dall’omonimo album. La formazione in quartetto dallo spettro sonoro ampio e variegato spazia da momenti quasi cameristici e picchi dinamici elevati, rendendo l’ascolto coinvolgente ed evocativo.
Il significato della parola “Alexithymia” viene dal greco e significa “emozioni senza parole”. Ed è proprio intorno a questo concetto che si sviluppano le composizioni originali che fanno parte dell’album. L’intenzione di Solimene, infatti, è quella di raccontare in musica emozioni pure, ricordi, sensazioni ed esperienze in cui il parlato non è presente.