- Questo evento è passato.
Sutor
[cmsmasters_row data_shortcode_id=”v59dxtyj2″ data_width=”boxed” data_top_style=”default” data_bot_style=”default” data_color=”default” data_padding_top=”0″ data_padding_bottom=”30″][cmsmasters_column data_width=”1/1″ data_shortcode_id=”bono7iuuuo” data_animation_delay=”0″ data_border_style=”default” data_bg_size=”cover” data_bg_attachment=”scroll” data_bg_repeat=”no-repeat” data_bg_position=”top center”][cmsmasters_tabs shortcode_id=”mktpdcow26″ mode=”tab” active=”1″ animation_delay=”0″][cmsmasters_tab shortcode_id=”q55tc8nos9″ title=”Presentazione”]
| DESCRIZIONE | |
| Una giornata dentro la vita, apparentemente normale, di due fratelli calzolai, spiati nella loro intima solitudine mentre costruiscono e riparano scarpe: strumenti di percorsi e passaggi di quella umanità in cui hanno scelto di stare ai margini. Da tempo le corone del loro ingranaggio, quello che li collegava al moto perpetuo dell’esistenza, si è consumato e non gira più in sincrono. Dalla fissità delle loro postazioni, chini sulle forme e sugli attrezzi, tagliano, cuciono, battono, limano: pelli, tacchi, suole ma anche visioni, dubbi, certezze sulla vita e i suoi misteri. Attraverso ricordi, affettuose schermaglie e teorie sempliciotte e sgangherate, cercano ossessivamente di sagomare le proprie convinzioni, tra loro molto distanti, dentro gli sghembi profili che umano e divino hanno disegnato nel tempo, mentre da lontano lentamente riaffiora l’origine di quel tormento che ha immobilizzato le loro orme ma che ora, finalmente insieme, troveranno la forza di affrontare. “Sutor” chiude la trilogia su “Destino e destinazioni” iniziata con “Caprò” e proseguita con “Gyneceo”. I greci dicevano “istemi”, stare, essere fermi, “destinarsi” come “prepararsi”. Se in “Caprò” l’ineluttabilità del destino si compiva nella destinazione e in “Gyneceo” era il ritorno dalla destinazione a rivelare il destino, in “Sutor” è il movimento immobile verso la destinazione a dare forma e sostanza al destino. E lo smarrimento diventa il fiume in cui nuotare controcorrente, l’arte della fuga verso la sorgente, l’infinita ed estenuante attesa dell’agognato approdo a cui lasciarsi andare, stremati, dolcemente. |
|
| di | Vincenzo Mambella |
| con | Edoardo Oliva (ospite senior della rassegna) Vincenzo Mambella |
| Scenografia | Francesco Vitelli |
| Regia | Edoardo Oliva |
| Produzione | Teatro Immediato |
[/cmsmasters_tab][cmsmasters_tab shortcode_id=”wqx0a4frba” title=”Media Gallery”][cmsmasters_gallery shortcode_id=”emy8657y3n” layout=”gallery” gallery_type=”grid” gallery_padding=”10″ image_size_gallery=”full” gallery_columns=”4″ gallery_links=”lightbox” animation_delay=”0″]18958|https://www.teatromarrucino.eu/micso/wp-content/uploads/IMG_0097-150×150.jpg,18957|https://www.teatromarrucino.eu/micso/wp-content/uploads/IMG_0083-150×150.jpg,18953|https://www.teatromarrucino.eu/micso/wp-content/uploads/IMG_0105-1-150×150.jpg[/cmsmasters_gallery][/cmsmasters_tab][/cmsmasters_tabs][/cmsmasters_column][/cmsmasters_row][cmsmasters_row data_shortcode_id=”js5jiyog7p” data_width=”boxed” data_top_style=”default” data_bot_style=”default” data_color=”default” data_padding_top=”30″ data_padding_bottom=”30″][cmsmasters_column data_width=”1/3″ data_shortcode_id=”56tj7svn3″ data_animation_delay=”0″ data_border_style=”default” data_bg_size=”cover” data_bg_attachment=”scroll” data_bg_repeat=”no-repeat” data_bg_position=”top center”][cmsmasters_heading shortcode_id=”65wsnb65ej” type=”h5″ font_weight=”default” font_style=”default” text_align=”left” margin_top=”0″ margin_bottom=”0″ animation_delay=”0″]CONDIVIDI[/cmsmasters_heading][/cmsmasters_column][cmsmasters_column data_width=”2/3″ data_shortcode_id=”3avs1z0d49″][cmsmasters_social shortcode_id=”y867zr6m9j” facebook=”true” twitter=”true” google=”true” type=”horizontal” animation_delay=”0″][/cmsmasters_column][/cmsmasters_row]