LISISTRATA
Commedia in due atti di Aristofane
PERSONAGGI ED INTERPRETI
LE DONNE
CALICA Cinzia Di Vincenzo
LISISTRATA Annalisa Di Credico
MIRRINA Brunella Di Miero
VINCIBELLA Tiziana Di Federico
CALONICA Raffaella De Thomasis
CRITILLA Mariantonietta Ciarciaglini
RADIPPA Gemma Chiavaroli
VITTORIA Loredana Di Muzio
LAMPITO LA TROIANA Loredana Di Muzio
SCITINA di CORINTO Antonella De Luca
I VECCHI
CLEONE Mauro Terregna
DRACETE Sandro Di Muzio
FILURGO Dario Fabrizio
STRIMODORO Gianluca Di Vincenzo
COMMISSARIO-AMBASCIATORE ATENIESE Gianfranco Cesarone
ARCIERE-AMBASCIATORE SPARTANO Federico Feltrinelli
CINESIA Pierluigi Di Clemente
SOLDATI ATENIESI Francesco Cerbone
Vilson Cepele
SOLDATI SPARTANI Alessio Saraullo
Antonio Paris
REGIA: Carmela Caiani
Lisistrata letteralmente significa “colei che distrugge gli eserciti”; infatti quest’opera smaschera la guerra in tutta la sua negatività, come privazione dei diritti naturali e della felicità comune ed individuale.
L’ateniese Lisistrata, per mettere fine alla lunga guerra del Peloponneso che travaglia la Grecia, convince tutte le donne elleniche ad uno sciopero del sesso di carattere ricattatorio. In appoggio a questo sciopero fa occupare dalle concittadine l’Acropoli ove era conservato il tesoro della Lega di Delo, indispensabile per finanziare la guerra. Di fronte ad un ricatto del genere, connesso com’è ad un bisogno primario, gli uomini della Grecia non possono far altro che cedere. Gli Spartani stessi offrono ad Atene la pace.
La vicenda termina con una celebrazione festiva.
E’ un’opera di una modernità impressionante: Aristofane nella Grecia del 411 a.C., con Lisistrata racconta di un’alleanza tra donne di etnie diverse e questa realtà multietnica viene rappresentata da una moltitudine di dialetti.
Protagoniste sono le donne di Atene, di Sparta, di Corinto, alleate per uno sciopero del sesso, un ricatto ai mariti che spendono le loro energie nella guerra.
Aristofane pone le donne sullo stesso piano degli uomini; è un riscatto di genere. Viene affrontato il problema dell’emarginazione femminile e viene riconosciuto alle donne un potere legato al sesso.
Il sesso da sempre è stato identificato come motore del mondo, un mondo al maschile che non sa e non vuole vedere le donne al di fuori della sfera domestica e sessuale; le donne riusciranno a mettere in discussione questo mondo proprio a partire dall’area di ristretta visibilità in cui erano state confinate.