Venerdì 21 novembre 2025 ore 20.30
Domenica 23 novembre 2025 ore 17.30
DON GIOVANNI
Dramma giocoso in due atti
Libretto di Lorenzo da Ponte
Musica di Wolfgang Amadeus Mozart
PERSONAGGI E INTERPRETI
Don Giovanni – Florin Estefan
Commendatore – Domenico Apollonio
Donna Anna – Maria Tomassi
Don Ottavio – David Ferri Durà
Donna Elvira – Roberta Salvati
Leporello – Matteo D’Apolito
Masetto – Luca Bruno
Zerlina – Licia Piermatteo
In coproduzione con Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, Fondazione Teatro Carlo Coccia di Novara e Opéra-Théâtre de Metz Métropole
Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese
Coro del Teatro Marrucino
Maestro Concertatore e Direttore Marco Moresco
Regia Paul-Émile Fourny
IN BREVE
Considerato uno dei vertici assoluti della lirica, “Don Giovanni” di Mozart è un’opera accolta con entusiasmo per la sua audacia drammatica e raffinatezza musicale, sin dal suo debutto avvenuto nel 1787 a Praga. Definito da Mozart come un “dramma giocoso”, l’opera fonde con straordinario equilibrio elementi comici, tragici e soprannaturali, dando vita a un capolavoro di ambiguità e profondità psicologica.
Ispirato alla leggendaria figura di Don Giovanni, seduttore incallito, impenitente e provocatore, il protagonista attraversa la scena con un’energia oscura e magnetica, coinvolgendo nobili, popolani e amanti tradite in un turbine di inganni e desideri. La vicenda si apre con l’assassinio del Commendatore, padre della giovane Donna Anna, e culmina nel celebre finale in cui Don Giovanni rifiuta il pentimento e viene trascinato all’inferno dalla statua del Commendatore che lui stesso aveva ucciso: un epilogo potentemente teatrale, carico di tensione morale e simbolica.
L’orchestrazione di Mozart, ricca di invenzioni tematiche e contrasti emotivi, accompagna magistralmente la molteplicità dei personaggi: dalla tragicità di Donna Anna alla comicità di Leporello, passando per l’ambiguità affascinante del protagonista.
Ogni nota contribuisce a un tessuto musicale di rara intensità, che ancora oggi sorprende per la sua modernità e profondità espressiva. Un’opera che parla di libertà e perdizione, desiderio e giustizia, con la potenza senza tempo della
grande arte.