Domenica 30 novembre 2025 ore 18.00
Quartetto Sangiorgi
Enzo Ligresti, violino
Giovanni Anastasio, violino
Alberto Salomon, viola
Benedetto Munzone, violoncello
Darko Brlek, clarinetto
Epifanio Comis, pianoforte
Musiche di W.A. Mozart, G. Gershwin, A. Dvoràk
IN BREVE
Il concerto conclusivo della Stagione Concertistica si preannuncia come un viaggio musicale tra classicismo, romanticismo e modernità, grazie alla presenza di artisti di straordinario prestigio e a un programma ricco di capolavori.
Fondato nel 1995 dal violinista Enzo Ligresti, il Quartetto Sangiorgi è oggi una delle formazioni cameristiche più affermate del panorama musicale italiano. Le sue esecuzioni, apprezzate per l’equilibrio tra rigore stilistico, intensità interpretativa e raffinatezza tecnica, sono frutto di una lunga esperienza condivisa e di una profonda ricerca estetica.
I suoi componenti vantano carriere internazionali, studi con maestri leggendari (tra cui Salvatore Accardo, Bruno Giuranna e Lazar Berman) e collaborazioni con importanti compositori contemporanei. Accanto a loro, due solisti di fama internazionale: il clarinettista Darko Brlek, noto per la sua brillante carriera nelle più importanti sale da concerto del mondo, e il pianista Epifanio Comis, acclamato per la sua sensibilità interpretativa e la lunga attività concertistica in Europa, Russia, Asia e Stati Uniti.
Il programma si apre con uno dei capolavori della musica da camera classica: il Quintetto in la maggiore per clarinetto e archi K. 581 di Wolfgang Amadeus Mozart, composto per il celebre clarinettista Anton Stadler. Una pagina di straordinaria grazia ed equilibrio, dove il timbro del clarinetto si fonde con gli archi in un dialogo intimo e luminoso.
Segue una parentesi brillante e iconica della musica americana con la Rhapsody in Blue di George Gershwin, eseguita in versione per pianoforte solo da Epifanio Comis. Una composizione che fonde jazz e tradizione sinfonica in uno stile unico, travolgente e profondamente evocativo.
A chiudere il concerto, il Quintetto per pianoforte n. 2 in la maggiore op. 81 di Antonín Dvořák, una delle opere più amate del repertorio cameristico ottocentesco. Con le sue melodie ispirate al folklore boemo e la ricchezza di colori espressivi, rappresenta un perfetto esempio della fusione tra virtuosismo e passione lirica. Un evento imperdibile per gli amanti della grande musica da camera, che celebra la fine della stagione con tre capolavori e musicisti di altissimo livello.